CINEMA E "ALTERNANZA SCUOLA LAVORO"(*)
di Pio Bruno
Resoconto di una collaborazione tra il Cineclub FEDIC Cagliari e alcuni Istituti della Scuola Secondaria di II grado. Un incontro, quello tra gli studenti e il cinema amatoriale, che sembra funzionare: tre film realizzati in due anni ed ora arrivano anche i premi e i riconoscimenti
Se rivolgo lo sguardo alle origini del Cineclub FEDIC Cagliari, non posso non rimarcare alcune differenze sostanziali rispetto alla sua attuale fisionomia: nellla prima metà degli anni '50 aveva visto la luce grazie ad alcuni cine-amatori, o cine-dilettanti, come allora amavano definirsi, che mettevano a confronto le proprie creazioni su pellicola, in 16 o in 8mm, proponendone la visione non solo negli spazi angusti delle piccole sale di volta in volta disponibili, ma anche nelle scuole, assieme a pellicole di film d'autore, con l'intento di divulgare il linguaggio cinematografico. Invece a partire dalla fine degli anni '90, i soci, sempre più raramente autori, sono essenzialmente degli spettatori, cinefili impegnati certo, desiderosi di assistere a delle proiezioni per condividere in una sala assieme ad altri cinefili, e magari anche discutere, le miriadi di cortometraggi che circolano tra i festival che da una ventina d'anni hanno iniziato a moltiplicarsi in modo esponenziale in ambito nazionale e internazionale. Il fatto che il cineclub negli ultimi decenni abbia cessato di essere considerato uno spazio privilegiato per un confronto tra autori è probabilmente il segno di un mutamento generazionale, diretta conseguenza della rivoluzione tecnologica introdotta dai sistemi informatici di post-produzione "home" per cui oggi persino un ragazzino è in grado di realizzare da solo film di ottima fattura (dal punto di vista della qualità tecnica) e sente meno, ahimé, il bisogno di un confronto al di fuori delle infinite possibilità della comunicazione on line. Una situazione riscontrabile anche presso altre associazioni cinematografiche, non solo nel Cineclub cagliaritano, e se vogliamo è una caratteristica che non è di per sè necessariamente negativa.
Ma la domanda che, da quando ho assunto la gestione del Cineclub, mi sono posto è:"Che fare se si volesse invertire questa tendenza e quali soluzioni è possibile trovare perché il Cineclub torni a servire da stimolo alla creazione di lavori cinematografici?".
Posto che le strade da percorrere sono sicuramente varie, uno dei primi passi che il Cineclub cagliaritano ha intrapreso in questo senso qualche anno fa, è stato quello di acquisire il materiale necessario a realizzare video di buona qualità, grazie ad alcuni contributi elargiti negli ultimi anni dalla FEDIC nazionale come premio alle attività svolte, che hanno permesso all'associazione di dotarsi di mezzi per girare in full HD, di microfoni e di un piccolo ma efficace set di luci: è l'inizio di un cammino che, oltre ad attirare la presenza di alcuni autori, registi e fotografi, ha segnato una piccola ma importante svolta in grado di garantire ai soci la possibilità di realizzare dei lavori cinematografici targati FEDIC, con risultati meno approssimativi.
Successivamente, probabilmente in virtù del fatto che chi scrive, così come un numero consistente di soci del Cineclub, è di professione insegnante (categoria professionale che rappresenta ancora oggi un baluardo nella difesa della cultura cinematografica, contro la diffusa tendenza a considerare il film come mero sottofondo allo sgranocchiare pop-corn), è avvenuto l'incontro tra l'associazione che dirigo e alcuni istituti della scuola secondaria, e l'occasione si è concretizzata in particolare grazie alla recente istituzione nella scuola pubblica italiana della tanto vituperata Alternanza Scuola Lavoro (ASL) che permette agli studenti che frequentano gli ultimi tre anni del loro percorso di studi nelle superiori di II grado di poter fare esperienza presso imprese e aziende ma anche presso enti culturali, seguendo liberamente un proprio progetto sotto la guida di un tutor. È un tipo di attività che gli studenti sono tenuti a fare e che probabilmente andrà riveduta e corretta ma che, in modalità più o meno simili, esiste anche in altri paesi europei. In che modo il Cineclub FEDIC poteva qui intervenire? Proprio in quanto associazione culturale, ha potuto istituire delle convenzioni con un paio di istituti superiori per invitare i giovani, sulla base di concreti progetti elaborati da alcuni docenti, a partecipare volontariamente ad un percorso in ASL finalizzato alla realizzazione di video, un'attività che si è poi rivelata valida sia dal punto di vista didattico, se pensiamo alle finalità educative e culturali (la creazione attiva attraverso il linguaggio cinematografico di un'opera in tutti i suoi aspetti, concettuali, formali e pratici), sia sotto quello dell'esperienza lavorativa, in quanto tali progetti hanno previsto l'allestimento di set di riprese anche con il supporto di professionisti ed esperti il cui contributo ha messo in contatto gli alunni con la realtà della produzione professionale di audiovisivi, settore che in Sardegna sta avendo un notevole sviluppo, suscettibile di suggerire opportunità verso sbocchi lavorativi interessanti.
Questo tipo di collaborazione ha preso l'avvio nell'a.s.2015/16 con un istituto professionale cagliaritano, l'Istituto "P.Martini", allo scopo di coordinare un gruppo di alunni nella realizzazione di uno spot pubblicitario, giusto 3 minuti di video, per un'ipotetica società di servizi creata nell'ambito delle attività di IFS (Impresa Formativa Simulata) previste dall'ASL: i ragazzi hanno simulato l'organizzazione di una società di promozione di eventi e spettacoli ("Organiz-action") poi, sotto la guida di un'esperta di marketing e, per quanto riguarda il video, del sottoscritto, hanno elaborato l'idea centrale dello spot da strutturare in due scene; dopo la stesura dello storyboard, si è quindi passati alla fase operativa con l'allestimento del set in due ambienti della scuola. Le attività di ripresa, durate una mattina intera, sono state molto divertenti ed allo stesso tempo istruttive e il prodotto finale, il cui montaggio era a cura del Cineclub, è stato da tutti apprezzato. Un inizio promettente.
Nell'anno scolastico successivo, il 2016/17, la convenzione ASL è stata stipulata con l'IIS "De Sanctis-Deledda" di Cagliari, e una socia FEDIC, Monica Mameli, docente presso questo istituto così come il sottoscritto, ha elaborato un "Progetto Cinema" che prevedeva la realizzazione di un corto che fosse totalmente elaborato da un gruppo scelto di allievi, dall'ideazione del soggetto alla sceneggiatura, dalla regia alle riprese, sino al montaggio audio/video. Il Cineclub FEDIC ha organizzato la parte teorica preliminare centrata sulla conoscenza del linguaggio cinematografico, ha fornito il materiale per girare e, in una prima fase, si è occupato anche della post-produzione. Il risultato finale, dopo diversi mesi di lavoro, è stato un cortometraggio di una ventina di minuti interpretato dai ragazzi: "Sulle tue orme", una fiction drammatica ambientata presso un centro di recupero per tossico-dipendenti.
Nell'anno scolastico 2017/18, i progetti realizzati assieme agli alunni sono stati due: un corto realizzato con le stesse modalità dell'anno precedente, "Esperimento Cassandra", una fiction dal soggetto fantasy interamente ideato dagli alunni, e realizzata sempre sotto il coordinamento della professoressa Mameli, e un lungometraggio (63:00") recitato in francese basato sulla novella "La parure" dello scrittore francese Guy de Maupassant. Le modalità di realizzazione di quest'ultimo lavoro sono state però alquanto differenti: contrariamente al gruppo di alunni coordinato dalla collega, formato da giovani cinefili selezionati, i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato alla realizzazione del film "Le collier", questo il titolo del lavoro, erano alunni del sottoscritto, studenti di due classi, una quarta e una quinta del liceo linguistico, poco avvezzi al linguaggio cinematografico e al cinema come mezzo di espressione, e quindi interessati a partecipare a questo progetto soprattutto in quanto permetteva loro di raggranellare un congruo numero di ore di ASL che erano tenuti a svolgere, per cui hanno lavorato solo come attori, protagonisti e comparse, e come elementi della troupe che si occupava delle luci, dei microfoni, del ciak e di tutti gli aspetti organizzativi del set di riprese, mentre della sceneggiatura e dei dialoghi mi sono occupato io stesso, in quanto autore FEDIC ed allo stesso tempo loro insegnante di francese, adattando liberamente la novella originale. L'idea ha funzionato, grazie anche al contributo volontario di un altro socio del cineclub, l'autore e fotografo Tore Iantorno Asta, che si è occupato di dirigere la fotografia e la cui esperienza professionale ha garantito uno standard di qualità durante tutte le riprese, e grazie anche all'occasionale intervento di altri professionisti (fotografi, truccatori, musicisti). I ragazzi si sono così impegnati per quasi un centinaio di ore di lavoro (9 ore di girato) in decine di diverse locations in interni ed esterni, da settembre sino ad aprile e anche oltre, se si contano le ore di registrazione delle musiche e di alcuni doppiaggi, rendendosi disponibili persino durante le vacanze di Natale e Pasqua, appassionandosi e divertendosi in un'attività per loro del tutto nuova e giudicando alla fine l'esperienza molto positivamente, non solo dal punto di vista scolastico (recitare in francese non è stato per niente facile), ma anche da quello professionale: alcuni di loro, terminato l'anno scolastico, hanno voluto fare il bis offrendo la loro collaborazione alle riprese di un cortometraggio organizzate da una società privata di produzioni video, mentre altri hanno optato per percorsi universitari in qualche modo legati al cinema ed allo spettacolo.
Questi lavori targati "FEDIC" stanno ora partecipando a vari festival nazionali e internazionali, con risultati interessanti: i corti "Sulle tue orme" e "Esperimento Cassandra" sono stati selezionati a due festival nazionali ed hanno ambedue ricevuto una menzione speciale al "Festival Indipendente di Cinema Breve" di Gravina di Catania, mentre "Le collier" ha vinto il primo premio nella sezione "Best amateur Film" al "Cult Critic Movie Awards" di Calcutta, in India. Così, grazie anche ad un contributo della Regione Sarda e probabilmente a dei finanziamenti PON, anche quest'anno l'Istituto "De Sanctis-Deledda" e il Cineclub FEDIC porteranno avanti assieme nuovi progetti per far partecipare gli studenti alla realizzazione di altri video, sempre nell'ambito delle attività di Alternanza Scuola Lavoro.
Tirando le somme, la strada intrapresa qualche anno fa si sta rivelando per ora positiva, e lascia intravvedere un futuro ricco di prospettive interessanti.
E allora, lunga vita al Cineclub FEDIC Cagliari!
(*) dal 2019 denominata PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento)
(pubblicato nel gennaio 2019 su Carte di Cinema)